Cosa ha in serbo il tuo destino?
Per definizione, la serendipità è “trovare qualcosa di buono senza che lo si stesse cercando”. Funziona più o meno così: un giorno sei in biblioteca a cercare libri per il tuo esame di chimica, ti cade l’occhio sulla copertina di un saggio di sociologia e scopri la tua vera strada. Oppure una sera accetti senza troppa voglia l’invito a cena a casa di amici, e finisci per conoscere la persona che sposerai. E così via, nelle infinite manifestazioni di meraviglia che la vita sa regalarci.
Laura e Simone, gli ospiti di questa #DomenicaDaCla, sono un perfetto esempio della imperscrutabile perfezione della serendipità. Sono persone aperte, e curiose, soddisfatte della loro realtà quotidiana – e ciò che colpisce immediatamente, nell’ascoltare il loro racconto, è proprio sentire quanto il destino ha saputo mettere lo zampino al posto e al momento giusto.
Laura vive a Bergamo e fa la restauratrice. Nello specifico, si occupa di restauro conservativo, una tecnica per cui l’edificio viene lasciata nello stato in cui si trova, senza che chi compie l’intervento scelga a quale epoca storica riportarlo. Viene da pensare che sia una bella metafora anche per tante altre cose, questo modo di operare: piuttosto che fare interventi arbitrari, che un domani potranno essere smantellati, si pensa a mantenere al meglio quello che c’è, senza essere troppo invasivi, utilizzando anche metodi naturali.
E Laura racconta che ha conosciuto il mondo del restauro per caso. Dal grandissimo desiderio di studiare beni culturali per lavorare agli allestimenti nei musei, si è ritrovata a frequentare architettura e si è innamorata del restauro. Sentendola parlare del progetto che ha appena terminato e di quello che sta per iniziare con l’entusiasmo di chi è davvero appagato, si sente che è stato uno di quei colpi di fulmine che restano.
Anche Simone ne sa qualcosa di svolte improvvise e a ciel sereno. Racconta stringendosi nelle spalle, come se non fosse niente di straordinario, il percorso che lo ha portato a un presente ricco di progetti e di dinamismo. Originario della provincia di Modena, ha iniziato a lavorare nel media planning in un’agenzia di comunicazione della sua zona; poi si è spostato a Milano, a lavorare come addetto alla comunicazione e tuttofare per un artista. È stato un periodo di transizione significativo: si vede da come parla di quanto lo abbia colpito il rifiuto di scendere a compromessi nel mondo dell’arte. Quando una cosa è tua, vuoi che sia integra e proprio come te l’eri immaginata.
Una lezione che ha tenuto bene a mente per Non Riservato, associazione con lo scopo di favorire la collaborazione fra altre associazioni sul territorio milanese, di cui è entrato a far parte e poi diventato presidente molto velocemente, in seguito al rinnovamento del consiglio direttivo poco dopo il suo ingresso. Si capisce che è un grande impegno, ma è stata una scommessa di fronte a cui Simone non si è tirato indietro, e che oggi restituisce i suoi frutti con traguardi raggiunti e soddisfazioni condivise.
Nell’assaporare il gusto delicato dei nostri flan agli spinaci, viene da pensare alla leggerezza che le storie di Laura e Simone ci hanno raccontato. E all’insegnamento più grande che una #DomenicaDaCla può dare, quando ti mostra nel sorriso di chi è realizzato che a volte, per arrivare a un obiettivo, devi lasciare che sia la vita a decidere qual è per te.
Flan di spinaci e carote
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